sabato 21 aprile 2012

Le prime forme di vita sulla Terra







Circa 4 miliardi anni fa, ci furono esplosioni, piogge di materiali incandescenti, eruzioni di vulcani che permisero la formazione del “brodo primordiale”, una specie di acqua con dentro le prime forme di vita naturali, anche se molto piccole: le molecole e i batteri.
Gli esseri viventi nacquero però un miliardo di anni dopo, nel grande mare che ricopriva gran parte della terra, quindi circa tre miliardi di anni fa. I primi esseri viventi erano le alghe; dalle acque la vita passò sulla terraferma con i primi pesci che poi si trasformarono in anfibi; da questi poi derivarono i rettili e i dinosauri.
I rettili si diffusero rapidamente e tra loro soprattutto i dinosauri, di cui si contano 800 specie diverse. I dinosauri hanno popolato la terra per 180 milioni di anni mentre l’uomo è presente sulla terra da soli 3 milioni di anni.
I dinosauri nascevano dalle uova. Il guscio era duro e poroso e lasciava penetrare l’aria all’interno del guscio in modo che i baby dinosauri potessero respirare.
Anche per i dinosauri era importante la famiglia e sia i dinosauri erbivori che quelli carnivori accudivano i propri piccoli in nidi adeguati. In caso di assenza del dinosauro adulto i piccoli venivano ricoperti da rami e foglie per mantenerli caldi e nasconderli ai predatori.
I dinosauri si sono estinti 66 milioni di anni fa, ma le cause non sono state ancora scoperte. Ci sono molte ipotesi.


La specie umana

Insieme ai dinosauri esistevano anche i mammiferi. I mammiferi erano ricoperti di peli ed erano
vivipari perché partoriscono i loro figli già formati. I mammiferi allattavano i loro figli. Sono animali a sangue caldo e attraverso l’evoluzione naturale producono altri mammiferi, l’ultimo mammifero a comparire fu l’uomo.
Circa 3,5 milioni di anni fa comparve l’australopiteco che in verità non e altro che una scimmia che assomiglia un po’ a un uomo. In Africa è stato trovato lo scheletro di un australopiteco femmina.
Circa due milioni di anni fa comparve l’homo habilis. Viveva in piccoli gruppi e quindi non riusciva a migliorare il linguaggio perché non poteva comunicare con tanta gente. Siccome non conosceva ancora il fuoco, l’homo habilis mangiava carne cruda e insetti. Si chiama habilis perché aveva imparato a scheggiare le pietre per costruire utensili e armi. Dopo di lui comparve l’homo erectus, il primo vero uomo. Egli fece una grande scoperta: il fuoco. Grazie a esso si poté difendere dagli animali feroci, si poteva riscaldare quando faceva freddo, e poteva fare luce la notte. Inoltre poteva mangiare la carne cotta. I vantaggi era molti: uccidere i vermi, permettere di masticare ai piccini e ai vecchi. Un'altra differenza rispetto all’homo habilis era la grandezza del cranio che permette di avere un cervello  più grande e quindi più potente.
L’homo sapiens comparve circa  30.000 anni fa e imparò a difendersi e a dipingere o incidere sulle pareti delle caverne pitture rupestri che secondo loro portavano fortuna nella caccia. Queste bellissime pitture si possono ammirare nei musei della preistoria , ma soprattutto in antiche caverne come per esempio quelle di Lascaux in Francia.
L’homo sapiens sapiens siccome viveva in gruppo inventò la lingua per comunicare all’interno del gruppo. Inoltre incominciarono a collaborare fra di loro e capirono che “l’unione fa la forza”.
Dal Sapiens si sviluppa l’uomo sapiens sapiens, ed è con lui che inizia la storia dell’uomo.

Nessun commento:

Posta un commento