sabato 21 aprile 2012

La Foglia



In botanica, la foglia è un organo delle piante specializzato per la fotosintesi. Per questo scopo, una foglia è normalmente piatta e sottile, per poter così esporre i cloroplasti, contenuti nelle cellule del parenchima fotosintetico, alla luce del Sole e far sì che la luce penetri completamente nei tessuti.
Le foglie sono inoltre gli organi in cui, nella maggior parte delle piante, hanno luogo la respirazione, la traspirazione e la guttazione (fuoriuscita d'acqua che permette la traspirazione quando le condizioni atmosferiche sono sfavorevoli).





ANATOMIA DELLA FOGLIA
In base all'anatomia della lamina fogliare si possono distinguere:
Foglie bifacciali. In questo caso si distingue una pagina superiore (adassiale) ed una inferiore (abassiale) diverse fra loro;
Foglie equifacciali. In questo caso non si distinguono le due pagine, che hanno uguale struttura
Foglie unifacciali, che possiedono un’unica faccia visibile, questo perché la foglia piegandosi su se stessa lungo il suo asse maggiore permette l'unione delle due estremità della faccia abassiale e così facendo mette in mostra solo la parte superiore della lamina. Hanno un aspetto tubulare o assile.
Una foglia è considerata un organo della pianta, costituita dai seguenti tessuti:
Un'epidermide che copre la superficie superiore ed inferiore. La parte superiore è spesso ricoperta dalla cuticola, una sostanza cerosa che rende la foglia impermeabile
Un mesofillo, costituito da 2 parenchimi. Un parenchima a palizzata superiormente e uno lacunoso inferiormente. Quello a palizzata è ricco dicloroplasti mentre quello lacunoso, oltre a contenere cloroplasti, è caratterizzato da ampi spazi intercellulari.


GLI STOMI

Sono piccole aperture situate soprattutto nella epidermide della pagina inferiore della foglia, affiancate da due cellule reniformi, cellule occlusive che aprono e chiudono l’apertura a seconda delle condizioni ambientali esterne.


MORFOLOGIA DELLA FOGLIA

Le forme presentate dalla foglia sono svariatissime e, quindi, la nomenclatura corrispondente è molto vasta. Quando la pianta manca di foglie, essa si chiama afilla. Le dimensioni della foglia possono variare da appena 2 mm a 2 m.

A) Rispetto al lembo la foglia può essere asimmetrica, rotonda, ovale, poligonale, triangolare, ecc. Abbiamo inoltre questi tipi di forme: cuoriforme, reniforme, spatolata, cocleariforme, ossia a forma di cucchiaio; cuneiforme, a forma di cuneo; panduriforme, a forma di chitarra; flagellata, a forma di ventaglio; sagittata, a forma di punta di freccia; lanceolata; a forma di scimitarra ricurva o acinaciforme; ensiforme, a forma di spada; vitiforme, o nastriforme, a forma di nastro; aghiforme, di forma lunga e appuntita. Se il lembo sembra quasi strappato la foglia si chiama lacerata, e se gli intagli sono arcuati fino a raggiungere il picciolo si chiama uncinata.

 Rispetto al margine, la foglia si dice intera, quando ha il margine liscio; ondulata, se presenta inoltre delle ondulazioni, sinuosa, se presenta incisure poco profonde; seghettata, se ha dentelli acuti inclinati verso l’apice; dentellata se i denti non sono molto acuti; festonata, se presenta appunto incisure a forma di festoni; lobata, se il margine è diviso in parti arrotondate; in quest’ultimo caso può essere pennatolobata opalmotolobata. Se presenta profonde insenature, che non arrivano però alla metà del semilembo, si dirà pennatifida. Se le insenature sono più profonde pur senza tuttavia giungere alla nervatura mediale, si dirà pennatopartita e palmatopartita. Quando le incisure arrivano fino alla nervatura mediale, la foglia sarà pennatosetta e palmotosetta; se la prima si divide nuovamente si chiamerà bipennatosetta, tripennatosetta, ecc. se nel secondo caso i segmenti hanno bordi divergenti la foglia si dirà digitata, e se gli intagli arrivano alle nervature secondarie, si dirà pedatosetta.

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